Il rischio biologico per gli operatori sanitari

L’importanza di ridurre l’impatto di rischio biologico per gli operatori sanitari alla luce del processo di trasformazione in atto relativo alle malattie infettive e alla tipologia di pazienti degenti presso le strutture ospedaliere.



Definizione di RISCHIO BIOLOGICO


L’esposizione ad agenti biologici che presentano o possono presentare un rischio per la salute umana (infezione-malattia). Tale rischio è presente in tutte quelle attività lavorative sottoposte a rischio potenziale di esposizione a liquidi biologici. (quali degenze, ambulatori, laboratori microbiologici, sale operatorie,ecc.).
 Il rischio di esposizione dipende quindi essenzialmente:
  • dalla prevalenza dell’infezione nella popolazione
  • dal tipo di attività espletata
  • dalle misure di prevenzione impiegate

I fattori che invece influenzano l’insorgenza dell’infezione sono:

  • l’agente biologico
  • la suscettibilità dell’ospite
  • la modalità di trasmissione

Il rischio di contrarre la malattia da parte dell’operatore sanitario dipende anche:

  • dall’agente biologico
  • dalla resistenza del soggetto

Quando si parla di agente biologico si intende invece qualsiasi microrganismo, anche geneticamente modificato, piuttosto che una coltura cellulare o un endoparassita umano in grado di riprodursi, di crescere e di trasferire materiale genetico e quindi provocare INFEZIONE.

  • VIRUS
  • BATTERI
  • FUNGHI
  • ENDOPARASSITI

Gli agenti biologici e la loro pericolosità


Il Titolo X D.lgs. 81/08 definisce la classificazione degli agenti biologici in funzione della loro pericolosità.

A seconda del rischio di infezione sono ripartiti in quattro gruppi:

Gruppo 1

Agente biologico che presenta poche probabilità di causare malattia nei soggetti umani

Gruppo 2

Agente biologico che può causare malattia in soggetti umani; è poco probabile che si propaghi alla comunità. Sono di norma disponibili misure profilattiche e terapeutiche.

Gruppo 3

Agente biologico che può causare malattie gravi nei soggetti umani. L’agente biologico può propagarsi alla comunità, ma di norma sono disponibili efficaci misure di profilattiche e terapeutiche

Gruppo 4

Agente biologico che può causare malattia in soggetti umani; è poco probabile che si propaghi alla comunità. Sono di norma disponibili misure profilattiche e terapeutiche

Le malattie infettive sono il risultato dell’interazione tra un agente infettivo ed un ospite suscettibile. L’insorgenza di infezioni è determinata dall’interazione tra diversi fattori che caratterizzano l’agente infettivo, la suscettibilità dell’ospite e, per le infezioni esogene, le modalità di trasmissione.



Accedi a un CORSO ECM FAD valido per la tua professione sanitaria che tratta il tema del RISCHIO BIOLOGICO per gli operatori sanitari.


Le modalità di trasmissione degli agenti biologici


 Le modalità di trasmissione interumana sono varie.
Le principali sono:
  • oro-fecale con cibi e bevande: Attraverso VEICOLI meccanici (acqua, cibi) il microrganismo raggiunge l’apparatodigerente (contatto orale). I microorganismi, dopo la replicazione e lo sviluppo, vengono solitamente escreti con le feci originando il “ciclo fecale-orale”
  • per contatto diretto: Si verifica senza intervento di vettori. Comporta un contatto da superficie corporea a superficie corporea e un trasferimento fisico di microrganismi fra una persona infetta o colonizzata ed un ospite suscettibile
  • per contatto indiretto: Comporta un contatto di un ospite suscettibile con un oggetto inanimato contaminato (VEICOLI) che fa da intermediario nel processo infettivo, come strumentazione sanitaria, indumenti all’assistenza e materiale adibito.
  • parentale: Si intende la penetrazione del microrganismo proveniente da materiali biologici infetti (sangue, secrezioni vaginali, sperma, liquor, ecc.) attraverso microlesioni difficilmente individuabili della cute o delle mucose.
  • respiratoria tramite goccioline: Si verifica quando le goccioline (diametro > 5 μ), dette anche “droplet”, contenente microrganismi generate dalla persona infetta vengono espulse a breve distanzanell’aria e depositate sulle mucose nasali o nella bocca dell’ospite. Le goccioline (droplet) sono generate dal soggetto, fonte di infezione, principalmente durante il riflesso della tosse, gli starnuti e l’eloquio

La trasmissione all’interno degli ambienti lavorativi sanitari


La trasmissione di agenti biologici all’interno delle strutture sanitarie, nelle quali sono gli operatori a essere esposti maggiormente al rischio, sono le seguenti:

  • Per contatto diretto con il malato o con oggetti contaminati da microbi, come servizi igienici, padelle e pappagalli, biancheria, stoviglie (per es. herpes, scabbia, tigne, …)
  • Respirando goccioline presenti nell’aria (per es. rosolia, orecchioni- parotite, influenza, varicella, meningite, tubercolosi, …)
  • Con il contatto delle mani (non sufficientemente pulite) con la bocca dopo aver svolto attività come cambiare pannoloni o aiutare la persona assistita ad andare in bagno (per es. salmonellosi, epatite A)
  • Attraverso la puntura d’ago o il taglio con oggetti contaminati da sangue infetto (per es. epatite B e C, AIDS)

Anche l’esecuzione errata o poco precisa di alcune procedure non eseguite in modo corretto può portare a gravi conseguenze per gli operatori sanitari.


La valutazione del rischio biologico


Si tratta dell’insieme di tutte quelle operazioni, conoscitive ed operative, che devono essere attuate per addivenire ad una stima del rischio di esposizione agli agenti biologici in relazione allo svolgimento delle varie attività lavorative.

Per ogni tipologia di manovra con potenziale esposizione ad agenti biologici, si provvede a determinare il rischio dato dal rapporto tra probabilità di contrarre l’infezione e magnitudo del danno.

A tal scopo esiste una formula che riportiamo di seguito:

RB = Pinf × M

dove

RB= rischio biologico

Pinf= probabilità di ricontrarre l’infezione

M=magnitudo del danno

La probabilità di contrarre un’infezione è legata a diversi fattori tra i quali si ritengono particolarmente significativi la probabilità di contatto con un soggetto fonte infetto, la frequenza dei contatti attraverso vie efficaci di trasmissione e l’efficacia di trasmissione dei diversi patogeni in relazione alle varie modalità di esposizione.


Vorresti approfondire questo interessante argomento in modo scientifico, a partire dal sistema completo di valutazione del rischio biologico, le misure di prevenzione e molto altro? Accedi a un con un corso specialistico ECM FAD


In questo corso ECM dal titolo RISCHIO BIOLOGICO E OPERATORI SANITARI: PREVENZIONE E SICUREZZA NELLA PRATICA CLINICA E NELL’EMERGENZA SANITARIA a cura del Dott.ssa. Aida Muca troverai tutto ciò che stati cercando.

L’importante processo di trasformazione delle malattie infettive e con essa della tipologia di pazienti degenti presso le strutture ospedaliere, richiede un continuo processo di informazione e formazione degli operatori medici e paramedici sul tema del rischio biologico.

Cliccando QUI troverai un corso FAD completo che potrai seguire ONLINE e del quale potrai scaricare o ricevere il certificato via email.

Il corso è perfettamente compatibile con tutti i dispositivi e device.

La prova di apprendimento potrà essere effettuata al termine del corso, dopo aver seguito le lezioni audio/video.

La prova di apprendimento consisterà in un questionario composto da 51 domande a risposta multipla con 4 possibilità di risposta di cui una sola giusta.
La soglia di superamento prevista è del 75%. E’ prevista una doppia randomizzazione delle domande.
SONO POSSIBILI 5 TENTATIVI

Il corso darà diritto a ben 17 crediti ECM previo superamento del prova finale.


Risparmia sul tuo percorso formativo ECM con le promozioni IKOS!

Grazie alle tante Promozioni IKOS sui corsi FAD online potrai risparmiare e allo stesso tempo fruire di corsi ECM di alta qualità, compatibili con tutti i device e quindi fruibili da ovunque vorrai.